Con le temperature primaverili arrivano anche i risparmi in bolletta per le famiglie italiane. Dal 1° aprile 2018 infatti, la bolletta luce meno cara a seguito delle quotazioni sui mercati all’ingrosso. Ciò significa che, a partire da quella data, il costo dell’elettricità per la famiglia-tipo, è diminuito dell’8%. L’ARERA ha quindi comunicato la variazione delle tariffe per la componente energia, stimando costi nettamente inferiori rispetto ai primi tre mesi appena trascorsi.
A cosa si deve la bolletta luce meno cara
L’ARERA ha stabilito i nuovi prezzi che consentiranno agli italiani di avere una bolletta luce meno cara. La diminuzione del costo della bolletta è dovuta sostanzialmente ai prezzi inferiori all’ingrosso nei mercati europei, e quindi anche in quello italiano. In particolare, per quanto riguarda l’energia elettrica, l’andamento dei prezzi è legato soprattutto al calo dei costi di approvvigionamento mentre rimangono stabili i costi complessivi di dispacciamento. Il calo che è stato riscontrato in bolletta è circa dell’8% per la luce.
Bolletta luce meno cara per tutti?
La bolletta luce meno cara può far gioire coloro che possiedono un contratto luce in regime di maggior tutela o un contratto del mercato libero a prezzi indicizzati. Infatti, coloro che hanno optato per una tariffa bloccata, non potranno usufruire dei vantaggi offerti dalle fluttuazioni del mercato a favore del consumatore.
Il problema degli oneri di sistema
Nonostante la bolletta luce meno cara, il costo annuale dell’elettricità per una famiglia tipo (tra il 1° luglio 2017 e il 30 giugno 2018) è di 533,73 € registrando un aumento di circa 28 euro annuali. L’abbassamento dei costi di approvvigionamento, infatti, viene bilanciato da un aumento dell’1,1% degli oneri di sistema. Proprio sugli oneri di sistema stanno iniziando a insorgere le associazioni dei consumatori, poichè vengono pagati dai consumatori per finanziare la dismissione delle centrali nucleari, per sostenere le agevolazioni concesse alle aziende, per sostenere i regimi tariffari speciali applicati alle ferrovie e per finanziare gli incentivi allo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia. Si tratta, dunque, di spese che pesano molto sulle bollette degli italiani e rappresentano un problema che andrebbe affrontato con una riforma ben specifica. In quest’ottica appena descritta, è ancora corretto parlare di bolletta luce meno cara?